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Federico da Montefeltro

Federico da Montefeltro (Gubbio, 7 giugno 1422 – Ferrara, 10 settembre 1482)

L’Umanesimo nelle Marche è una stagione felice. Le Signorie dei Montefeltro a Urbino, i Da Varano a Camerino, i Della Rovere a Senigallia crearono le condizioni per lo sviluppo delle
arti figurative e delle lettere.
La rinascita culturale del territorio raggiunse il suo massimo splendore artistico con Federico da Montefeltro che fece di Urbino la culla dell’arte italiana.
Nella corte ducale – sotto l’ultimo duca dei Montefeltro, Guidobaldo I e sotto il suo successore Francesco Maria I Della Rovere, nipote del papa Giulio II – si raccoglievano eleganti nobildonne, in primo luogo Elisabetta ed Eleonora Gonzaga ed altri personaggi come Baldassarre Castiglione, Giuliano de’ Medici, Bernardo Dovizi da Bibiena e Bembo, che iniziò la stesura delle Prose della volgar lingua. Alla “città in forma di palazzo” (Il Cortegiano, Baldassarre Castiglione) lavorarono Donato Bramante, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini e illustri pittori, come Piero della Francesca e Paolo Uccello.
Raffaello respirò l’arte del palazzo accanto al padre Giovanni Santi, pittore di corte.

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